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PRESENTAZIONE Il sito è stato ideato dalla Fondazione scientifico culturale Maria e Eugenio Dario Rustia Traine di Trieste, istituita da due esuli italiani di Zara e Sebenico, per conservare e tutelare il patrimonio culturale, artistico, storico e letterario della Dalmazia. La Fondazione organizza conferenze, concerti, mostre in Europa e corsi di lingua italiana nella Dalmazia storica, da Veglia a Cattaro, pubblica in proprio e promuove l’edizione presso terzi di libri, testi musicali e dischi, collabora con i siti internet degli altri esuli adriatici ed ha un occhio di riguardo per le tradizioni illiriche, romane, venete e italiane della costa orientale dell’Adriatico, senza però trascurare le culture delle altre etnie. Dispone di una ricca biblioteca (di cui sono reperibili on line i primi 4.000 titoli) specializzata nella raccolta di libri e documenti dalmatici, che è situata nella sede centrale di Trieste nella quale sono ospitate varie organizzazioni dei dalmati e la redazione del periodico illustrato Il Dalmata, che documenta e diffonde le iniziative della Fondazione nel mondo. Sezioni sperimentali della Biblioteca sono attualmente operanti a Spalato ed a Cattaro. In campo musicale è stata recentemente riscoperta ed eseguita la Missa Dalmatica di Francesco de’ Suppé Demelli di Spalato, anche Franz von Suppé, che ha ottenuto un notevole successo a Trieste, Zara e Padova. Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione è formato, oltre che dal presidente, dalla Vice Presidente Comm. Liliana Pessina, dalla Segretaria dottoressa Rachele Denon Poggi che segue i corsi di lingua e cultura italiana in Dalmazia, dalla professoressa Chiara Motka Luxardo che cura la parte culturale, dall’ingegner Ferruccio Tommaseo che sovrintende all’organizzazione generale e dal commercialista Enea de’Vidovich che cura la parte amministrativa, coordina il settore giovanile ed i contatti con l’estero. Sono Revisori dei Conti i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali dottor Marco Menato ed il sostituto dottor Livio La Naia, i collaboratori Piero Bonacci e Ada Ceccoli ed il sostituto Marcello Gabrielli. Il settore musicale è curato dal maestro Sergio Siccardi e dal musicologo Giuliano De Zorzi, quello delle mostre di arti plastico figurative dal critico Sergio Brossi e dai maestri Secondo Raggi Karuz e Franco Ziliotto, dal professor Gastone Coen, residente a Zara, e dal dottor Massimo Crali, questi due ultimi rispettivamente fratello e figlio dei due grandi pittori dalmati recentemente scomparsi. Il settore folcloristico si avvale della collaborazione del Dalmazia Club 1874 – Trieste, mentre l’attività in Dalmazia è coordinata dal gen. Elio Ricciardi con l’ausilio, in loco, del dottor M. Culic Dalbello di Spalato, dal dottor Dalibor Antonioli di Budua e dall’ing. Andro Saulacic di Cattaro. Il sito della Fondazione, continuamente implementato con dati e notizie, prevede - a regime - un massiccio numero di dati culturali, storici, artistici e geografici che nessun altra regione dispone in maniera così ampia, una documentazione fotografica attuale e storica che documenta anche dall’esistenza di monumenti scomparsi e la toponomastica della città di Zara, prima della distruzione operata dai bombardamenti del 1944 ed un gran numero di notizie geografiche, storiche, stradali e marittime per ogni singolo paese, città, isola e porto. La parte storica ed architettonica del sito è curata da il dottor Alberto Rutter, la realizzazione grafica da Maria Sole de’Vidovich e dalla Digita srl di Asolo, con la consulenza dell’architetto Livio Ricciardi, della professoressa Bruna Del Fabbro Caracoglia e dell’architetto Gianna Duda Marinelli ed il supporto degli archivi fotografici di Lauro Giorgolo, Franco Viezzoli e dello stesso Livio Ricciardi. |
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Il Presidente |